#SALVIAMOLADANZA

In questa pagina intendiamo condividere tutte le informazioni utili alle scuole di danza per affrontare l’emergenza in questo periodo di chiusura causa COVID 19.

PROCEDURA per accedere all’Eurobonus

1. Collegati al sito INPS tramite la pagina Fascicolo Previdenziale del Cittadino;
2. Inserisci quindi il tuo codice fiscale e il PIN, clicca su Accedi;
3. A questo punto ti ritrovi nella tua area Personale, vai in Menu e cerca la
voce Prestazioni. Trovi un altro elenco dove scegliere Pagamenti. Qui trovi
finalmente la tua domanda del bonus 600 euro Covid 19 e lo stato di
elaborazione. Non solo: il sito ti dice anche se è già in pagamento e il giorno in
cui partirà l’accredito.

CIRCOLARE N. 65/2019-2020 – Cura Italia: INDENNITA’ PER COLLABORATORI SPORTIVI, EMANATO IL DECRETO ATTUATIVO

stil-flRm0z3MEoA-unsplashIn data 6 Aprile è stato emanato il Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, sulla base del quale sono definite le modalità di presentazione delle domande a Sport e Salute per ricevere l’indennità di 600 euro prevista dal Decreto Legge “Cura Italia” per il mese di marzo 2020 a favore dei collaboratori sportivi (art. 96, decreto-legge 17 marzo 2020, n.18).

CHI PUO CHIEDERE L’INDENNITA’: possono richiedere l’indennità i titolari di rapporti di collaborazione, già in essere alla data del 23 febbraio 2020 e ancora pendenti al 17 marzo 2020, data di entrata in vigore del Decreto Legge “Cura Italia”. È inoltre espressamente prevista una priorità per i collaboratori sportivi che nel periodo d’imposta 2019 non abbiano percepito compensi superiori a 10.000 euro complessivi. Possono accedere all’indennità i lavoratori titolari di un rapporto di collaborazione ai sensi dell’art. 67, comma 1, lettera m), del D.P.R. 22 dicembre 1986 n. 917, che possiedano i seguenti requisiti:

  • non devono rientrare nell’ambito di applicazione dell’art. 27 del Decreto Legge “Cura Italia”;
  • non devono aver percepito altro reddito da lavoro per il mese di marzo 2020;
  • non devono aver percepito, nel mese di marzo 2020, il Reddito di Cittadinanza;
  • non possono cumulare l’indennità con le altre prestazioni e indennità di cui agli articoli 19, 20, 21, 22, 27, 28, 29, 30, 38 e 44 del Decreto Legge “Cura Italia”. Qui trovate il decreto

La domanda dovrà essere compilata esclusivamente attraverso la piattaforma informatica che sarà attiva dalle ore 14:00 di martedì 7 aprile sul sito di Sport e Salute. Per ricevere informazioni ulteriori, in attesa che la piattaforma sia online, è possibile scrivere all’indirizzo mail curaitalia@sportesalute.eu e seguire il canale Telegram: https://t.me/SporteSalute.

AFFITTO LOCALI SCUOLA DI DANZA – CIRCOLARE n.8 AGENZIA DELLE ENTRATE 03.04.20202 | POSSIBILE ACCORDO RIDUZIONE DEL CANONE

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Secondo una circolare dell’Agenzia delle Entrate, n°8 del 3 aprile 2020, in questo periodo di emergenza da COVID 19 inquilini e proprietari possono accordarsi per una riduzione del canone di locazione. Per evitare di pagare le imposte sui canoni non riscossi è necessario che l’accordo sia scritto e registrato entro 30 giorni.

La possibilità di ridurre il canone in caso di difficoltà di pagamento da parte dell’inquilino è ammessa sia nel caso di locazione di immobili per uso abitativo che nel caso di locazione di immobili commerciali. Non ci sono differenze in riferimento alla durata del contratto, né relativamente al regime fiscale di tassazione ordinaria o cedolare secca. Non sono dovute spese di registrazione e l’atto è esente dal bollo, come espressamente previto dall’art. 10 del dl 133/2014.

Per la scrittura dell’accordo occorre fare riferimento al contratto in essere, indicando i dati di locatore e inquilino riportare il canone annuale inizialmente stabilito, l’ammontare ridotto sul quale ci si è accordati e il numero di mesi per i quali l’inquilino pagherà l’importo più basso. Registrando l’accordo il proprietario pagherà le imposte solo su quanto effettivamente riscosso. Sarà possibile in questo modo ridurre anche l’ammontare delle imposte da pagare in acconto con la prossima denuncia dei redditi. Non sarà necessario comunicare nulla all’Agenzia alla ripresa del pagamento regolare.
Durante il periodo di chiusura degli uffici  si può inviare online anche senza posta certificata. E’ possibile comunque attendere la riapertura degli stessi in quanto, come chiarito dalla circolare, lo slittamento dei termini a causa del Coronavirus riguarda anche la registrazione degli atti. Per evitare spostamenti è anche possibile scambiarsi l’atto via mail e poi scansionarlo: occorre compilare il Modello 69, reperibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Nel documento devono essere riportati i dati del contratto di locazione e i relativi codici di registrazione. Si dovrà poi allegare l’accordo e inviare tutto allo stesso Ufficio presso il quale era stata fatta la registrazione a suo tempo. Una volta finita l’emergenza occorrerà comunque depositare un originale dell’atto.

La Federazione Trentino Danza lancia un appello al Governo Italiano, alla Provincia autonoma di Trento ed al C.O.N.I.  per chiedere un sostegno a favore di tutte le scuole di danza diversamente costituite che sono ora a rischio chiusura a causa della pandemia da COVID-19.

PETIZIONE DI FEDERDANZA TRENTO

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IL PROBLEMA
L’attività è sospesa da oltre un mese, mentre rimangono gli affitti da pagare.
Lo Stato sta aiutando botteghe e associazioni che utilizzavano palestre comunali, ma ha dimenticato tutte quelle realtà che, volendo creare uno spazio ad hoc per la propria attività professionale, hanno fatto investimenti economici importanti per trasformare e allestire grandi spazi privati. Il credito d’imposta è stato concesso a negozi e botteghe (categoria catastale C1), ma non ad altre tipologie come laboratori d’arte e palestre (C3 e C4) che pesano sulle spalle di chi faceva del proprio mestriere una missione di welfare culturale. Sì, perché è noto che queste attività svolgano un ruolo fondamentale creando aggregazione sociale.

LA NOSTRA RICHIESTA
Tutto è ora a rischio chiusura, perché poggia sulle spalle di piccoli imprenditori, che spesso sono gli stessi appassionati docenti rimasti senza lavoro: chiediamo allo Stato di estendere a queste categorie i sussidi/ le esenzioni messe in campo.